Tutte le settimane, all’interno di Portico, i nostri redattori musicali selezionano una novità discografica che li ha particolarmente colpiti.
Ecco il riassunto dei dischi del cuore di NEU RADIO di aprile
Leggi le recensioni e ascolta il podcast per scoprire direttamente dalla loro voce la recensione e gustare un brano del disco.
Alberto Simoni di Area Contaminata
SabaSaba – Unknown City (Maple Death)
‘Unknown City’ segna il ritorno del duo torinese SabaSaba composto da Andrea Marini e Gabriele Maggiorotto. L’album pubblicato dalla label bolognese Maple Death, da loro definito quale colonna sonora immaginaria di una città distopica, prende ispirazione, a partire dal titolo, dal romanzo noir di fantascienza ‘The City And The City”, dello scrittore inglese China Miéville. Le sonorità industrial, ambient e dub che caratterizzano il lavoro, contribuiscono a creare un’atmosfera cupa e claustrofobica ma al contempo affascinante, per tutta la sua durata. Un disco di livello eccelso che merita un ascolto approfondito e già si candida quale una delle uscite più interessanti dell’anno.
Laura Marongiu di Solaris
DOC SLEEP - Cloud Sight Fade (Dark Entries Records)
Prodotto tra la Bay Area e Berlino, Cloud Sigth Fade è il secondo disco della dj e producer americana Melissa Maristuen, aka DOC SLEEP, e il primo che esce per la prestigiosa etichetta di Josh Cheon. Sette tracce di elettronica fresca e trascinante, che si sviluppa diventando a tratti house eterea newyorkese, in altri ambient-techno crepuscolare, e in altri ancora breakbeat funky e club-oriented.
Capace di passare da momenti di contemplazione onirica (Enchanted Static) a groove profondi (Water Sign) fino ad esplosioni danzerecce (Cloud Sight Fade), è un disco che restituisce perfettamente i lati sfaccettati (al contempo contrastanti e complementari) della producer - ma verrebbe da dire anche di tanti suoi ascoltatori, amanti dell'elettronica. Maristuen dice che questo lavoro è diventato una lettera d'amore al paesaggio naturale della West Coast, alla luce dell'alba del Pacifico. Una sensazione che possiamo sicuramente anche al di quà dell'Oceano, con un disco che ci guida attraverso il sonno e la veglia, dentro e fuori dal club, fino a poter fare da sottofondo a lunghi viaggi immersi nella natura.
Gabriele Savioli di Poptones
Dee C. Lee – Just Something (Acid Jazz, 2024)
Torna dopo 26 anni dall’ultimo lavoro, la soul lady Dee C. Lee, corista nei primi anni 80 degli Wham e, soprattutto, vocalist e compositrice degli Style Council insieme a Paul Weller e Mick Talbot e successivamente negli Animal Nightlife. L’album esce su Acid Jazz, grazie alla rinnovata amicizia fra Dee C. Lee ed Eddie Piller (fondatore della label) sul set del documentario “Long Hot Summers”, dedicato appunto agli Style Council.
“Just something”, prodotto da Sir Tristan Longworth è un accattivante incrocio di seventies soul a tinte funky e accenni disco, in alcuni brani rivive in pieno il soul beat di scuola Style Council, con la stupenda voce di Dee C. Lee, calda ed aggressiva alla stesso tempo, a dettare il proprio inconfondibile stile.
L’album è stato scritto insieme alla figlia Leah Weller. Diversi ospiti, inoltre, accompagnano in studio Dee C. Lee; uno fra tutti: Mick Talbot ospite all’Hammond e co-autore del brano, in puro stile Motown, intitolato Walk Away, il singolo anticipatore dell’album