play pause ON AIR
UnknownNEU RADIO

I dischi del mese - Dicembre 2024

2 Dicembre 2024

Nel mare magnum delle nuove uscite discografiche fatti guidare dai nostri redattori musicali, non da un algoritmo!

Leggi le recensioni dei migliori dischi di dicembre selezionati per NEU RADIO e ascoltale nel podcast dalla loro voce, assaporando un brano tratto dal disco.

 

Cristian Adamo - Lains for Lions

DJ-Kicks: Steven Julien

Dj Kicks! è la storica collana di K7, affidata per ciascun episodio ad un dj/producer/musicista. Il nuovo episodio è stato affidato a Steven Julien, conosciuto anche come Funkineven e fondatore della Apron Records. Steven Julien ha traslato il suo stile inconfondibile, tra electronica, beats, techno, house, coniugando le sue produzioni con brani presi tra presente e passato tra gli altri di Ryuichi Sakamoto, Dam Funk,  Hudson Mohawke, Kyle Hall, The RAH Band e molti altri... e ultimo ma non per ultimo il nostro Brothermartino presente anche nella versione vinile. Questo DJ Kicks, va oltre la compilazione, è un lavoro organico, con una visione ben chiara tra archivio e inediti.

 

Luca Garuffi - Stagione Zero 

Kinkajous - Nothing will disappear

Disco dell'anno, è "Nothing will disappear" del progetto britannico Kinkajous, guidato dal batterista/produttore Benoît Parmentier e dal sassofonista Adrien Cau. Insieme a Jack Doherty ai sintetizzatori/tastiere, Andres Castellanos al basso, insieme ai formidabili archi di Alan Keary, "Nothing Will Disappear" è cinematografico fino all'ultimo secondo. Un'eterea commistione di matrice jazz, che però spazia nei campi dell'elettronica più ossessiva e si muove verso momenti sospesi e fluttuanti che ricordano la collaborazione tra Floating Points e Pharoah Sanders.

"Dato che il nostro disco precedente era piuttosto oscuro e introspettivo, con questa musica volevamo fuggire in uno spazio diverso", spiega Parmentier. "Volevamo che fosse più colorato, più motivato, spingendoci al contempo verso i limiti della fragilità e della vulnerabilità."

 

Alberto Bello - Museek:Response

Midland - Fragment of Us

Midland fa da se e fa un lavoro eccezionale:
Pubblicato sulla sua Graded, Fragments of Us è un album necessario per bellezza e importanza nella nostra attualità.
In un mondo che ha troppo da sindacare sulle scelte amorose e sessuali dei singoli, dedicare un disco alla cultura queer e alla sua storia, in ambito clubbing/discografico, è un gesto importante, che trascende dalla sola fruizione musicale e che restituisce un fotografia dell’esperienza personale di Henry Arthur Agius, produttore londinese che risponde all’alias Midland, ma che, nonostante il punto di vista soggettivo, offre un contributo storico concreto e veritiero della scena.
La cosa eccezionale è che né la musica né il concetto hanno un ruolo subordinato all’altro in questo disco. Musica, parole e concetto scorrono in maniera sempre interessante e armoniosa, senza mai essere l’una il solo accompagnamento dell’altro, e regalandoci un disco il cui ascolto è un vero e proprio gesto di piacere nei propri confronti.