Tutte le settimane, all’interno di Portico, i nostri redattori musicali selezionano una novità discografica che li ha particolarmente colpiti.
Ecco il riassunto dei dischi del cuore di NEU RADIO di maggio
Leggi le recensioni e ascolta il podcast per scoprire direttamente dalla loro voce la recensione e gustare un brano del disco.
Laurent Fintoni - All Tomorrow's Archives
Spero di non dover spiegare l'importanza di questo disco, dato il contesto attuale, ma oltre a essere l'ennesima testimonianza della brutale violenza di quasi un secolo di oppressione, la ristampa di questo disco di Zeinab Shaath, cortesia di Discostan e Majazz Project, dimostra anche l'importanza di un lavoro d'archivio attento e intenzionale e di come esso possa aiutarci a creare connessioni tra il passato e il presente. Gli folk heroes di oggi non sono necessariamente quelli di ieri, ma sono tutti accomunati dal desiderio di sollevarci e ricordarci che nessuno di noi è libero finché non lo siamo tutti.
La Totta - Uniquest
Everyone I know is breaking hearts tonight
Everyone I know is bleeding but I know we'll be alright
...
Everyone I know, everyone I know, everyone I know is a broken heart
(Dehd - Dog Days)
In un momento in cui c'è un'apparente mancanza di cura e di rispetto per gli altri, i Dehd nel loro ultimo album "Poetry" esortano gli ascoltatori a riconoscere l'amore che li circonda. L'amore è da sempre uno dei temi portanti dei loro testi: nei loro primi due album, Dehd e Water, le canzoni parlavano prevalentemente dell'esperienza dell'innamoramento, Flower of Devotion li ha seguiti con testi che parlavano dell'abbandono e delle molte sfaccettature del crepacuore per poi, in Blue Skies del 2022, affrontare come allontanarsi da relazioni malsane e trovare conforto in sé stessi. Così in Poetry, probabilmente giunti a una maturità emotiva - oltre che sonora- vediamo la band guardare al di fuori delle sole relazioni romantiche e riconoscere le molte forme d'amore che ci circondano.
Il trio di Chicago composto da Jason Balla, Emily Kempf e Eric McGrady torna a distanza di due anni con questo lavoro ricco di melodie ancora più ambiziose, armonie più audaci e complessità compositiva, caricando ulteriormente il loro suono già elettrico ed eclettico. Diretti e sinceri tanto quanto eccentrici e vulnerabili, i Dehd sfornano brani orecchiabili e al contempo emozionali, spontanei eppure curati in ogni dettaglio, con una cifra stilistica molto personale. Sono le loro voci a renderli inconfondibili: Kempf e Balla cantano a ritmi diversi, come se stessero usando un tandem vocale solo apparentemente – e deliziosamente- sbilenco, come lo è l’amore del resto.
Con questo Poetry i Dehd si confermano una delle band più interessanti e cool in circolazione.